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Chi vuole il potere sulla vita sta già derubandoci dei ricordi

Diffidate delle imitazioni

di Maria Teresa Falbo

I sapori, gli odori dell’’infanzia, lasciano ricordi indelebili. Quando preparate il sugo al ragù la domenica mattina, non state facendo qualcosa di normale prassi, comme d’habitude, cari miei, ma state compiendo un rituale che ha radici nella vostra infanzia, che richiama il ricordo della vostra famiglia. Sprazzi di luce ad illuminare volti e sorrisi, tavole apparecchiate con tovaglie di fiandra, col servizio di piatti appartenuto a vostra nonna e passato a vostra madre, insieme al ricettario ricamato di affettuose macchie antiche, indelebili tracce di amore speso a rasserenare gli animi e conquistare i palati. Chiudete gli occhi un istante… Ecco, voi siete lì, alla sinistra di papà e mamma di fronte. E poi tutti gli altri… Cosa ricordate? Insieme al resto, non  risentite il sapore del ragù, l’’aroma dell’’arrosto? Mia madre lo spruzzava di vino bianco; e me la vedo ancora portarlo in tavola e l’’acquolina mi ritorna in bocca, affamata di amore molto più che di arrosto. Potete andare avanti all’’infinito, chiudendo gli occhi… Ricorderete particolari sorprendenti e cibi di raffinato impegno, di dedizione insuperabile, di gioie fatte di semplice vita. La nostra. Ecco, sono sciocchezze. Per quei signori dell’industria degli aromi, quelli che riproducono odori e aromi artificiali, per confezionarci cibi di nessun valore nutritivo e finti odori brevettati dalla chimica, per imitare i nostri ricordi, derubarci delle radici e dei legami, costruiti nella nostra esistenza, sono sciocchezze. Le industrie degli aromi sono l’’anello fondamentale e nascosto della fabbricazione del cibo. Sappiate che quando comperate cibo confezionato, inscatolato, surgelato, precotto, disidratato, mangerete anche le sostanze chimiche che questi contengono. Le tecniche tolgono sapore ai cibi, ed è necessario rimettercelo con gli aromi naturali o artificiali (la differenza tra i primi e i secondi spesso è arbitraria, perché deriva dal modo in cui vengono preparati, non dalle sostanze chimiche che contengono). L’International Flavors & Fragances (IFF) è l’agenzia di aromi più grande del mondo. Il suo nome è noto solo agli addetti ai lavori ma senza il suo ausilio non avremmo, che so, il sapore dell’’ affumicato, della pesca o del dentifricio alla mela. Concretamente, si manipolano sostanze chimiche per creare un odore particolare e lo scopo degli “aromatisti” è infatti, individuare e produrre l’odore giusto. Con le biotecnologie riescono a creare odori sempre più “realistici” e “particolari”. Le formule degli aromi, e le aziende che li utilizzano, sono rigorosamente segrete. Gli odori– – ed ecco qui i nostri ricordi, la memoria e i nostri legami – sono forse l’arma più potente delle industrie del cibo per fidelizzare i consumatori. E poiché i sapori dell’infanzia lasciano un marchio indelebile, il target più ambito delle catene di fast food sono i bambini. Naturalmente. Creato l’aroma, va verificata la “sensazione” che produce in bocca. Per questo si ricorre alla “reologia”, una branca della fisica che studia il flusso e la deformazione dei materiali. Delle “bocche meccaniche”, in grado di elaborare dati provenienti da svariate sonde, misurano le proprietà reologiche di un cibo: scorrimento, punto di rottura, densità, croccantezza, masticabilità, viscosità, grumosità, gommosità, duttilità, scivolosità, levigatezza, sofficità, umidità, succosità, spalmabilità, elasticità e adesivit. E poi le chiamano patatine… Insomma anche questa, dopo l’’allegra notizia sull’’impegno tanto premuroso quanto segreto dell’’UE sugli OGM. Pensate un po’, il grande genetista e ricercatore inglese Arpad Pustzai ha dimostrato come l’’alimentazione esclusiva e quotidiana con cibo OGM procuri gravi alterazioni nel sistema immunitario, leucemie indotte, metaplasie delle mucose gastriche, tumori di milza, reni grinzi, atrofia testicolare etc. Stranamente, dopo le sue dichiarazioni, il prof. Pustzai venne licenziato in tronco, senza possibilità di difendere pubblicamente la sua reputazione, salvo poi trovare un tribunale che ha riconosciuto l’’onestà e validità dei suoi studi, ma nessuno lo ha saputo! Che ne dite, non sarebbe nostro diritto sapere come stanno veramente le cose, magari con una moratoria mondiale sul cibo OGM? Di notizie, denunce, prove e documenti ne abbiamo a sufficienza. Oppure perfino i Ministeri della Salute subiscono la pressione delle lobbies agro-alimentari della biotecnologia? Chiediamoci perchè i Lloyds di Londra rifiutano di assicurare per “disastro ambientale” i prodotti agricoli OGM, se fossero, come dicono, la scoperta del secolo per il bene dell’’umanità….

globetheatre

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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