Delitti perfetti

Delitti perfetti non è propriamente un argomento di spettacolo, ma sapete gli intrighi sono avvincenti ed è interessante capire chi li ordisce. Dietro, di solito, c’è sempre qualcuno che vuol trarne un qualche vantaggio o anche solo per il gusto di complicare le cose, di ostacolare i progetti altrui. Non è anche questo teatro?

L’informazione scientifica, la manipolazione e il pensiero comune intonano il requiem all’umanità

di Maria Teresa Falbo

Abbiamo sempre affrontato argomenti che toccano la sfera della salute e della ricerca scientifica e di come la falsa informazione detenga il potere della manipolazione dell’individuo attraverso la divulgazione di dati non rispondenti a verità (vedi la ricerca sul cancro) e, soprattutto, dell’abile sistema, architettato con la complicità del Potere, delle lobbie farmaceutiche che,  inventando malattie e rimedi, punta al nostro totale asservimento psicologico ingenerando paure e fobie di vario tipo, col risultato di riscuotere reali malattie tra la gente.

Questo sistema, applicabile comunque ad ogni ambito umano, sociale e politico passa attraverso l’informazione ad ogni livello e in  ogni sua forma. Si tratti di telegiornali, pubblicità, film, documentari e interviste all’uomo-sistema di turno incaricato, attraverso la sua “autorevolezza”, creata o meno ad hoc, di divulgare la falsa credenza che diventerà il seme per i risultati desiderati.

Che frutti darà questo seme? Un frutto previsto, atteso e voluto perché preventivamente studiato a tavolino. Potrebbe avere un solo nome, pur cambiando la sua forma secondo i settori di applicazione: schiavizzazione. Se solo ci guardassimo un po’ intorno, tutto ciò che vedremmo sarebbe il prodotto della nostra stessa mente, poiché siamo noi gli artefici di questo destino che non è nostro, malgrado lo abbiamo scelto. Cosa accadrebbe se ad un certo punto, consapevoli della nostra dimensione di esseri umani, intelligenti e capaci di scelta, rovesciassimo gli schemi indotti dal Sistema?

Riprenderemmo, forse, in mano la nostra vita, dotata di senso critico e sovranità nella scelta di vivere senza le catene della schiavitù e della dipendenza? La manipolazione della nostra vita e del pensiero, affonda le sue radici nella nostra coscienza e nel funzionamento biologico della nostra esistenza, compromettendo lo splendore di ciò che realmente siamo, alterandone le  naturali modalità di conoscenza e di essere, sabotando letteralmente il corpo-materia attraverso il pensiero-spirito-energia: il Sé.

Non abbiamo altre difese se non la nostra stessa consapevolezza, il nostro senso critico e la nostra riflessione indirizzate verso l’approfondimento e la ricerca, per indurci a non accettare supinamente quanto ci viene detto, imbottendoci di inganni, paure, bugie sulla vera natura del nostro essere. Gli interrogativi e le risposte sono molteplici, accompagnate da un intimo stupore per l’audace affermazione di Simon Laughlin, scienziato di Cambridge.

Secondo questo professore di neurobiologia nell’ateneo britannico, “l‘evoluzione umana, nel corso di milioni di anni, avrebbe raggiunto il massimo livello ed è possibile che l’intelligenza potrebbe fare marcia indietro dal momento che le pressioni dell’evoluzione potrebbero imporre  un tale declino”. Sostanzialmente Laughlin sostiene che la miniaturizzazione delle cellule del cervello e i minimi aumenti nel potere di azione del cervello che provocherebbero un netto aumento dell’energia necessaria a sostenerlo, costituiscono le barriere che, con  l’espansione dell’intelligenza, ci hanno portato ad un punto limite. E tuttavia non e’ solo l’energia consumata dal cervello, e’ anche la sua struttura che impone limiti allo sviluppo dell’intelligenza. A questa teoria ha fatto eco il collega del neurobiologo inglese, Ed Bullmore che sostiene: ”Essere più intelligenti significa migliorare le connessioni tra diverse aree del cervello e questo si scontra contro forti limiti in energia e spazio”. Insomma, potrebbe servirci una montagna di energia per  produrre un topolino di idea o, forse, in proporzione, illimitate risorse per dar vita ad un poema o anche ricerche come questa che, al momento, hanno usufruito probabilmente di una scarsa percentuale di energia per mettere in moto il cervello. Ma arriva un’altro accredito.

Martijn van den Heuvel, docente di psichiatria, conferma a sua volta “Per aumentare il potere del cervello servirebbe un aumento sproporzionato di energia. Fare previsioni su un futuro remoto è rischioso, ma è chiaro a tutti che ci sono forti limiti a un ulteriore sviluppo“. Insomma, il cervello è saturo: non si evolve. La prospettiva è dunque quella di trovarsi tra schiere di esseri fermi biologicamente, arretrati e instupiditi, privi di iniziativa ed energia anziché dotati per natura del talento della creatività e del potere della creazione, una sottospecie di essere umano completamente asservito al Potere, reso dipendente in tutto e per tutto dal Sistema che pensa per lui, sostituendosi, perciò, all’anima stessa, allo spirito del quale è magnifico portatore.

Una voce fuori dal coro è invece rappresentata dalla dottoressa Berrenda Fox, dottorato in fisiologia e naturopatia e “facilitrice olistica” del centro Avalon Wellness in Mount Shasta, California, che mette in evidenza i dati della sua ricerca sui cambi cellulari e del DNA, sottolineando la rivoluzionarietà di tali mutamenti. La Fox  ha dato prove, attraverso analisi del sangue, di come attualmente si stiano sviluppando nuove catene di DNA: “Stiamo fisicamente cambiando da esseri basati nel carbonio con 2 strutture del DNA ad esseri cristallini con 1024 strutture del DNA, questo perché le strutture cristalline possono esistere unicamente a livelli dimensionali superiori. Di fatto stiamo fondendo i nostri corpi con strutture di dna suriane, e siccome questo formato è abbastanza vicino alla nostra struttura, siamo in grado d’integrarci con effetti collaterali relativamente bassi. Non solamente noi umani stiamo cambiando, tutte le forme di vita sulla terra si stanno convertendo in esseri cristallini: pesci, fiori, alberi, cani, gatti, tutto sta cambiando. Niente morirà né sarà distrutto perché ci stiamo muovendo insieme verso un nuovo stato dell’essere”. Ed ancora : “Saremo capaci di apprendere le nostre lezioni non per mezzo del dolore ma attraverso l’allegria e l’amore. Il vecchio sistema deve crollare se si vuole vedere nascere quello nuovo: ora solo guerre, i governi non funzionano, i sistemi di cura nemmeno… Molti vecchi paradigmi non potranno esistere, anche se stanno lottando per mantenersi, è evidente che stanno cambiando comunque. Quelli come noi che vivono in questo momento, sono i precursori di una nuova specie”.

Insomma, non solo il cervello non è pieno ma si sta evolvendo in una più profonda consapevolezza, una forma di intelligenza superiore che incontra armoniosamente Madre Terra. Studi relativamente recenti, derivati dalle Scuole di Antica Saggezza, come quelle dell’antico Egitto, hanno evidenziato il funzionamento del cervello ma anche come funzioniamo noi rispetto ad esso. Sappiamo che è la colonna spinale che permette all’informazione elettrica dai sistemi nervosi di venire trasmessa all’intero corpo così come sappiamo che il cervello rettile, sede del subconscio (o cervelletto) avvolge la parte superiore del tronco encefalico in una zona chiamata formazione reticolare, cosiddetta perché somiglia ad una ragnatela. Questa ragnatela è un sistema di interruttori che permette alle informazioni di passare e di arrivare fino alla corteccia cerebrale, ossia la sommità della testa. Questo è un computer. Qualsiasi cosa vi si programmi diventa realtà e influenza soprattutto il corpo.

Perciò, se l’informazione data è che il cervello è pieno e non si evolve, questa viene assimilata, più o meno consapevolmente, e la risposta che il nostro corpo riceverà dalla corteccia cerebrale è esattamente ciò che gli abbiamo comunicato di fare: fermarsi, non evolversi più. Non a caso il neurologo americano Paul MacLean afferma che “Pensieri e credenze dipendono inevitabilmente dall’attività neurofisiologica del cervello”(Delgado 1969; trad. it. 1973, p. 41). Il corpo, nel suo insieme, risponderà a questa legge indotta. Forse con espressioni di malattie, disagio e sofferenza possibili, anche a livello psicologico. Interessante riflettere sul futuro di una mente imbrigliata, controllabile e manipolabile in un modo ancora più semplificato… La rappresentazione simbolica dell’illimitato potere della mente, del pensiero, espressioni dello spirito, è da sempre utilizzato dalla professione medica: il caduceo.

Una verga con una sfera alla sua sommità, due serpenti attorcigliati verso l’alto e un paio di ali. La verga rappresenta la spina dorsale, la sfera il cervello, i due serpenti che salgono a spirale, hanno di fronte la sfera, rappresentano l’inesauribile energia all’interno della nostra vita biologica e spirituale. Mentre le ali, ai lati della sfera-cervello, rappresentano la libertà. Ossia la libertà è nel nostro stesso funzionamento, se solo impariamo ad avere consapevolezza di chi siamo e neutralizzare insidie e minacce, scegliendo di non cadere nelle trappole che il Sistema produce per dominarci e sopravviverci.

Questi scienziati affermano che il cervello umano ha raggiunto i limiti dell’intelligenza. Potrebbe esserci qualcosa di vero, visto che siamo deliberatamente sottoposti ogni giorno al bombardamento della comunicazione, all’esasperazione dovuta a problemi indotti nel sociale, ai vari schemi di violenza che feriscono ripetutamente la nostra anima? Sicuramente siamo saturi e queste affermazioni, hanno in se stesse la soluzione: prendere le distanze tornando a pensare con la propria testa. Accendere la saggezza, il buonsenso, la capacità e il coraggio di rivelarci esseri umani che hanno in sé il gene dell’immortalità.

Si, è stato scoperto di recente il gene dell’immortalità e, oltre a farci rilevare questa quantomeno strana contraddizione tra cervello che andrà in pappa e gene dell’immortalità, dovrebbe farci riflettere sulla sostanzialità del nostro essere, prenderne atto e distaccarci da pericolose informazioni.  Sarebbe davvero il caso di chiederci chi siamo e da dove veniamo. Il dove andiamo, l’avremmo scelto consapevolmente. Sicuramente in barba a certe leggi della fisica, che comunque dovremmo poter scegliere anche qui se ci sembra più produttivo Isaac Newton, scettico e rigido, povero di sogni oppure Albert Einstein, che tradusse i suoi sogni nel linguaggio matematico. Ma anche e di gran lunga la fisica quantistica, per una lettura della vita nel rispetto della sua infinita, maestosa presenza.

 

globetheatre

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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