globe theatre studio

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il teatro racconta sempre qualcosa partendo da memorie del passato o da fatti moderni. Il racconto per noi non è mai indagine o denuncia ma un atto creativo di una realtà e di un mondo

DIDASCALIE

Qualcuno ha detto che la conoscenza è l’antidoto della paura. Riflessione più che mai vera in un’epoca come la nostra, che vive quotidianamente assediata e soggiogata da essa. C’è un modo per sconfiggerla? C’è un modo perché il miglioramento collettivo torni ad essere il fine, il modello che ispiri la cooperazione e renda naturale la condivisione della cultura, della conoscenza, del sapere? Se la conoscenza ci rende liberi, quali sono i luoghi nel quale sarà possibile conquistarla? Forse, dovremmo diventare protagonisti del nostro tempo, diventare più attenti e meno disponibili al vuoto culturale del quale siamo permeati. Nessuno potrà mai riconoscerci il diritto all’evoluzione, nessuno potrà mai svolgere per noi la riflessione interiore, perché la capacità di vivere il nostro presente attimo dopo attimo è un dono che appartiene a noi stessi e che troppo spesso ci neghiamo o ci facciamo derubare, illudendoci di poter trovare fuori ciò che rende la nostra vita degna di essere vissuta. Nell’avventura dell’esistenza, ciò che diventa fondamentale non è la paura, benché se ne abbia, ma diventare consapevoli che arricchirsi dipende molto dal riconoscere nei nostri simili i compagni di un percorso, con i quali condividere l’esperienza della conoscenza che sta nel rivelarsi come essere spirituali anzitutto. Perché niente, nessuno e nessun luogo ci apparterranno mai veramente, se non li avremo trovati nella nostra anima.

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