Il coronavirus spranga le porte del teatro

che lo spettacolo cominci, perché qualcosa dovrà pur accadere

Il coronavirus ha chiuso le porte dei teatri. Siamo in emergenza sanitaria (ma lo siamo veramente?). Per quel che ne sappiamo potrebbe trattarsi di una banale influenza enfatizzata ad hoc per inocularci un vaccino, oppure un esperimento sociale per portarci nel panico, di una manovra finalizzata a dare economicamente il colpo di grazia all’Italia e molto altro ancora. Chissà!!! Come tutti sappiamo la corrente situazione di emergenza sanitaria indotta dal coronavirus, sta mettendo in ginocchio tutto il mondo dello spettacolo e della cultura, più di quanto non lo sia già.

Diamo notizia di una lettera indirizzata alle più alte cariche dello Stato con le indicazioni su come fare.
1. andate su questo link https://servizi.quirinale.it/webmail  
2. compilate i campi obbligatori con i vostri dati e la vostra mail
3. scrivete come oggetto: A tutela dell’articolo 9 della costituzione italiana
4. copiate il testo di seguito e incollatelo come testo della lettera mettendo in fondo il vostro NOME, COGNOME categoria professionale, tipologia di scrittura (libero professionista/tempo determinato/indeterminato,…)
5. cliccate su invia
6. Ricevete una mail con un link per confermare l’invio.

Lettera da copiare e incollare:
Egr. Presidente della Repubblica
On. SERGIO MATTARELLA
Egr. Presidente del Consiglio dei Ministri
On. GIUSEPPE CONTE
Egr. Ministro per i Beni e le Attività Culturali
On. DARIO FRANCESCHINI

Siamo Lavoratori del comparto Spettacolo dal Vivo, siamo Cittadini italiani.
L’attuale stato di emergenza sanitaria nazionale sta mettendo in ginocchio l’intero settore dello Spettacolo dal Vivo già duramente provato dalla precarietà, dalle criticità del sistema culturale nazionale e dall’insufficienza e inaffidabilità delle risorse.
Purtroppo, in seguito alle recenti disposizioni funzionali alla massima tutela dei cittadini, i Teatri sospendono ogni attività o nel migliore dei casi sono deserti, situazione che potrebbe protrarsi per lungo periodo. Parliamo di centinaia di grandi, medie, piccole imprese e attività professionali completamente bloccate che subiscono enormi danni economici non meno che in altri settori (per i quali invece sono presi provvedimenti a sostegno). Le Imprese culturali non possono più sostenere i costi, vista l’incertezza sulla futura programmazione, i contratti saltano e i singoli lavoratori ne pagano le più dure conseguenze innescando così un circolo vizioso che contribuisce all’affossamento del sistema economico nazionale. Ma soprattutto non dimentichiamo che stiamo parlando di Persone, di Cittadini italiani che non sono diversi dagli altri, di intere famiglie in ginocchio che non vivono di “aria e arte”.

Quelli di noi che vengono assunti con contratto a termine e i liberi professionisti a partita IVA, subiscono il danno più rilevante: quasi la totalità dei contratti contiene la clausola sulla “calamità naturale” in cui rientra l’attuale situazione e per cui non si ha diritto ad alcun compenso, non si ha più la possibilità di trovare altro lavoro nel periodo fissato per le tournée saltate, le spese di viaggio e soggiorno che abbiamo anticipato non ci verranno mai rimborsate e cosa succederebbe se l’attuale situazione dovesse protrarsi oltre?

Artisti e Maestranze di alta professionalità che il mondo ci invidia, già avviliti dal sistema culturale nazionale, non possono essere considerati cittadini di serie B.
Noi non ci siamo mai tirati indietro dal fare la nostra parte: veniamo spesso sottopagati e con ritardi intollerabili ma noi paghiamo le tasse, siamo comunemente considerati in modo denigratorio “gente che si diverte” ma facciamo con stoica convinzione lavori in cui ci doniamo completamente agli altri, investiamo tutta la vita per accrescere le nostre competenze professionali al solo scopo di poi regalarle nella certezza che ciò nutra le anime e le coscienze di tutti. Questo è un patrimonio che l’Italia non dovrebbe perdere.

Sulla cultura la Nostra Nazione si fonda, si identifica e ne è universalmente rappresentata, abbatterne il settore sarebbe un danno incalcolabile.
Chiediamo pertanto alle Istituzioni che vengano individuati strumenti e soluzioni a supporto dei cittadini professionisti dello spettacolo e a sostegno dell’intero comparto. Auspicando, inoltre, che questa difficile fase possa trasformarsi in un’opportunità per, una volta superato il periodo di emergenza, costruire un sistema migliore.

Certi di Vostro pronto riscontro,
con viva cordialità

[NOME, COGNOME, categoria professionale, tipologia di scrittura]

Ora permetteteci un piccolo commento a tutto ciò. Si dice, si legge, che questa piccola azione oggi può essere un contributo e un’opportunità per risolvere la nostra condizione attuale. L’inizio di un cambiamento concreto del sistema cultura che solo noi, tutti insieme uniti possiamo innescare!
Bene. Visto che noi siamo per il “fare” e qualunque azione è bene farla, va detto che “un cambiamento concreto del sistema cultura” ha bisogno di idee e proposte chiare e incisive. Ora gustatevi questo dialogo tratto da Facebook fra professionisti e diteci se ci sono proposte e idee chiare sulle cose da fare.

Ragazzi – colleghi che aspettiamo ? Vogliamo accettare la situazione o mobilitarci ? Io sarei per la mobilitazione

Che cosa proponi?

Ci sono tante cose che possiamo lanciare.

E che cosa possiamo fare? Non possiamo manco scendere in piazza perché sono vietate anche manifestazioni

Non lo so inventiamoci qualcosa

Il Baretti di Torino, questa sera farà lo spettacolo a porte chiuse, con diretta Facebook e donazione volontaria. Mi sembra una bella idea.

É ora di puntare in alto …

Proporre alla Tv e Radio Rai di chiamare attrici, attori , musicisti professionisti a turno per pezzi teatrali, letture … Volti nuovi !! Possiamo OSARE !

Io direi di contattare il senatore Roberto Rampi che è l’unico che ha parlato della nostra categoria in Senato!

Sono d’accordo

Troviamo Il modo di contattarlo a quanto pare ha un account qui su Facebook

Gli ho scritto qui su fb

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globetheatre

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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