Il produttore creativo

Produttore, sostantivo singolare maschile. Definizione: chi produce, chi è causa di un determinato fatto, evento, effetto”. In ambito artistico, quando pensiamo alla “produzione” quasi sempre si è convinti che abbia a che fare con qualche “istituzione”. Eppure c’è una discreta quantità di produttori che lavorano al di fuori di ogni istituzione, lontani da grandi organizzazioni. E’ un lavoro essenziale, una strada che si percorre in solitudine estremamente complessa. Non esiste una comunità di produttori indipendenti (no, per favore, non pensate a cose tipo “Associazione Nazionale Teatro Privato Indipendente”) che non servono a niente. Il lavoro che facciamo è spesso meno visibile e meno facilmente comprensibile. Ci sono un sacco di riflessioni, lezioni, e sfide da evidenziare, con la speranza di portare la nostra comunità un po’ più vicino a noi.

Quando incontri tipi fintamente interessati al bene del prossimo, e spieghi in due parole quello che fai ottieni una gamma di risposte piuttosto curiose. Una persona mi ha offerto un posto di lavoro convinta di dovermi salvare da una situazione a suo dire disastrosa. Altri si limitano a un semplice “però che coraggio”. Solitamente quando non ti trovano sulla lista di un qualche teatro locale pensano che tu abbia lasciato la città fuggito in un paese straniero per bancarotta fraudolenta. Molti sono incuriositi, ma altrettanti confusi e non riescono a capire cosa intendo fare. Essere produttori, non per tutti significa la stessa cosa. Più o meno sono questi i pensieri prevalenti: “si chiama autoproduzione artistica, prende un artista gli fa fare qualcosa cercando di guadagnarci sopra” – “si, d’accordo, ma deve essere ricco di suo per poterlo fare” – “ma no, non fa altro che cercare soldi a destra e a manca”. Una quarta opzione è molto più interessante ed è quella di essere un “produttore creativo” e quando in un’impresa si parla di creatività ciò testimonia un modo “altro” di fare economia. Da una profonda crisi economica che sembra non finire mai, le persone, fortunatamente non si rassegnano mai, non possono farlo, anzi, investono energie e risorse per ottenere una risposta concreta ad una propria passione o ad una propria inclinazione. Nei momenti di difficoltà gli individui riescono, dunque, a “produrre” idee possibilmente originali e stravaganti e, grazie alle capacità personali si lanciano in nuove avventure dando vita a nuove attività con soluzioni innovative.

Mi piacerebbe chiamare quest’ultima opzione, “Il produttore creativo”. Come anche un’ artista, io voglio essere generativo, creando letteralmente capacità e ottimizzare opportunità. “Lo freddo è generativo de l’acqua” notava il Sommo fra i tutti Poeti.

Partecipare agli eventi sociali più di quanto non abbiate mai fatto. Questa è la maniera migliore per consolidare relazioni già esistenti e per trovarne di nuove. Dedicarsi a costruire una buona rete: se non lo facciamo per almeno quattro o sei ore alla settimana, si corre il rischio di perdere a vantaggio di qualcuno che invece lo fa. Partecipare agli eventi è il modo migliore per avere amicizie, sia che si tratti di una partita a calcetto, di una riunione associativa, di un pranzo con due o tre clienti e due o tre contatti che potreste sempre invitare. Nota bene: questo modo di fare non è morto e sepolto, al contrario, è vivo e vegeto!

Ok, è il momento di fare qualche invito! Siate sinceri e trattate gli altri come vorreste essere trattati voi stessi. Se riuscirete a capire e conoscere il vostro cliente e vi concentrerete sui suoi interessi, guadagnerete ben più di una provvigione!

Ok, è il momento agire! E possibile allenarsi ad essere sempre in armonia con se stessi di fronte a chiunque affinché la nostra comunicazione torni ad essere l’elemento decisivo del nostro successo. Le maggiori opportunità di crescita iniziano quando ci fermiamo alla ricerca di volti che riconosciamo e cominciamo a guardare le facce che non conosciamo ma che sono lì davanti a noi. (Pierluigi)

globetheatre

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.