Premio UBU 2015

Il 30 novembre al Piccolo Teatro Grassi di Milano è stato consegnato il Premio Ubu 2015 per le varie categorie teatrali. Quattro riconoscimenti vanno all’ultimo spettacolo diretto da Luca Ronconi.

Si tratta di un vero trionfo per Lehman Trilogy, l’ultimo spettacolo diretto da Luca Ronconi (scomparso lo scorso febbraio): il Premio Ubu per il teatro gli attribuisce il titolo di “spettacolo dell’anno”. E non solo. Premia anche Stefano Massini, che ne è autore e drammaturgo, come migliore novità italiana o ricerca drammaturgica; Massimo Popolizio come miglior attore (tra i tre finalisti anche Fabrizio Gifuni dello stesso spettacolo), e Marco Rossi come miglior allestimento scenico. Tutti questi riconoscimenti, per la novità di contenuto, i suoi interpreti e la sua messa in scena, segnalano Lehman Trilogy come il più riuscito spettacolo del teatro italiano del 2015.

Per il premio Ubu 2015, poi, la migliore regia è quella di Massimiliano Civica per l’Alcesti da Euripide, la migliore attrice è Monica Piseddu, che ha lavorato con Antonio Latella, mentre Romeo Castellucci (Go Down, Moses) vince per il miglior allestimento scenico, ex aequo con Marco Rossi. Il ProgettoLigabue Arte marginalità e follia di Mario Perrotta vince come miglior progetto artistico e organizzativo, mentre il Miglior progetto sonoro o musiche è considerato quello di Gianluca Misiti con I giganti della montagna (regia di Roberto Latini). Il migliore attore giovane, under 35 è Fabrizio Falco.

Il Premio Franco Quadri 2015 è stato assegnato a Heiner Goebbels che è, come è scritto nella motivazione, “Compositore, regista e pensatore tedesco non inquadrabile in categorie predefinite, autore di un linguaggio artistico e curatoriale attraversato da forte tensione politica“.

Il premio Ubu per il teatro, fondato nel 1978 da Franco Quadri, da sempre riesce a raccontare lo stato dell’arte teatrale anno dopo anno, e oggi, dopo la scomparsa del fondatore nel 2011, continua a vivere grazie all’impegno dell’Associazione Ubu per Franco Quadri, che ne raccoglie l’eredità. Va segnalato purtroppo che non condivide la stessa sorte la casa editrice Ubulibri, creata anch’essa dalla lungimiranza di Quadri nel 1977 per dare voce a testi di e sul teatro, e che, chiudendo, ha lasciato un vuoto immenso.

A scegliere il ventaglio di finalisti e vincitori del premio (naturalmente non poteva mancare) una commissione di critici e studiosi teatrali che ha fatto le sue scelte tra tutte le proposte italiane

Il miglior commento è di David:

Ecco il nuovo che avanza… mi chiedo da anni che senso abbia un premio che premia gli unici spettacoli e attori prodotti e circuitati in Italia, come se in questo paese non ci fosse altro… Il premio dovrebbe intitolarsi “Il più bello del castello!”… Molti testi e attori e registi etc rimangono confinati in poche date perché é impossibile muovere gli spettacoli cercando di infilarsi negli interstizi rimasti liberi… la legge del più forte la fa da padrona… È come premiare il bambino più bello d’Italia scegliendolo tra cinque famiglie. Boh…!!!

globetheatre

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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