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il teatro racconta sempre qualcosa partendo da memorie del passato o da fatti moderni. Il racconto per noi non è mai indagine o denuncia ma un atto creativo di una realtà e di un mondo

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Total Hollywood Strike

Chiedono il Total Hollywood Strike fino a quando Trump non si dimette. La notizia non è freschissima, ma ancora attuale. Sono, fra gli altri, Rosie O’Donnell, Amy Schumer, Miley Cyrus e George Clooney. Fanno parte di quel gruppo di celebrità che chiedono con insistenza, o meglio minacciano, un totale massiccio sciopero di Hollywood, da portare avanti ad oltranza, almeno fino a quando Trump si dimette. Quando si dice la democrazia…

Descrivono Hollywood come “la base di tutta la moderna cultura americana“; una cultura naturalmente mercificata per soddisfare le esigenze di un pubblico non più ristretto ed elitario ma di massa.  Sarà anche per questo che il suddetto gruppo sostiene di parlare a nome di “tutta l’umanità”? Chissà…

“È giunto il momento che la gente capisca che noi siamo quelli con il potere e che il presidente è lì per servirci, non il contrario”, ha detto al The New York Times un portavoce non bene identificato del gruppo.

“Stiamo chiedendo uno sciopero generale che includa ogni singola persona coinvolta nella realizzazione di film a Hollywood, a cominciare dagli attori e dalle celebrità e comprendendo le società incaricate di realizzare oggetti di scena, cimeli cinematografici e persino negozi di souvenir”.

Spinzon riporta: Rosie O’Donnell, Debra Messing, Ed Asner e Michael Shannon sono tra le decine di artisti, intrattenitori e attivisti che hanno attaccato i loro nomi a uno sforzo che richiede una protesta di un mese per fermare il presidente eletto Donald Trump.

“No! Nel nome dell’umanità ci rifiutiamo di accettare un’America fascista!”, recita un annuncio a tutta pagina pubblicato mercoledì sul New York Times dal gruppo Refuse Racism. “Donald Trump, il presidente eletto, sta radunando un regime di grave pericolo”, dice la pubblicità.

http://educateinspirechange.org/alternative-news/celebrities-call-total-hollywood-strike-trump-resigns/

Presto ogni dissenso sarà fuori legge

“Colui che non sa, non è libero perché di contro a lui sta un mondo estraneo, un al di là ed un al di fuori da cui dipende, senza che egli abbia fatto per sé questo mondo estraneo e senza quindi che egli sia in esso presso di sé come in ciò che è suo. L’impulso al sapere, la spinta alla conoscenza, dai gradini più bassi fino al gradino supremo della visione filosofica, nasce solo dallo sforzo di superare quel rapporto di non libertà e di appropriarsi del mondo nella rappresentazione e nel pensiero”. (G.W.F. HEGEL, Lezioni sull’estetica)

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Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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