Alternativi

Essere alternativi. Se ritieni di aver bisogno di “un piccolo comitato comprendente membri permanenti” attraverso il quale (il detto comitato) giudica e sceglie e da risposte (positive o negative che siano), questo  potrebbe voler dire che non hai una modalità di gestione alternativa di uno spazio o di un evento ma solo un differente (cioè non somigliante) metodo. Nell’uso dell’aggettivo “piccolo” poi, riconosco tutta la tua impudenza nell’affermare ciò che non sei, la tua presunta illegalità, la finta autodeterminazione, la continua e straordinaria simulazione nelle “pratiche di lotta e di necessaria resistenza allo smantellamento culturale e sociale di questo paese”. Capisco naturalmente l’essenzialità del giudizio che per te come per altri è la necessaria applicazione di una regola da te stabilita. Con l’essere alternativi, per definizione, ci si pone in una contrapposizione spesso polemica a ciò che è comunemente accettato; quindi quando parli di “apertura”, “accessibilità”, “coinvolgimento” è perché vuoi far indossare a vecchie idee nuovi abiti.