BEexchange program

 

Il sistema teatrale è quello del latifondo statale, accumulato da decenni di strapotere politico nella cultura. I Teatri Stabili, oggi nazionali (ma non solo) sono i re del latifondo: hanno progressivamente occupato tutti gli spazi possibili, hanno comprato tutti i circuiti, hanno assorbito le compagnie autonome fino a spadroneggiare indisturbate; dal circuito teatro-ragazzi alle serate di gala non c’è sala teatrale che non sia invasa e soggiogata dalla loro presenza. Feudi inaccessibili del potere centralizzato: né pagando un affitto, né proponendo un progetto, né suggerendo una collaborazione si riesce a sfondarne il cancello. Solo alcuni beati sono ammessi nel circuito degli spettacoli e al pubblico vengono proposti ogni anno sempre gli stessi gruppi artistici. E’ un latifondo statale e istituzionalizzato; è la proprietà collettiva organizzata e finanziata dallo stato, un sistema teatrale stalinista dal quale è bandita ogni libera concorrenza e ogni economia privata.

Estratto dell'articolo "Lo scandalo del teatro"

Articolo2

 

Ciò non toglie che …

i nostri obiettivi sono … e restano

… una prassi gestionale e organizzativa tale da ribaltare la situazione d’inferiorità nei confronti dei più potenti mezzi dell’industria culturale, puntando sulla valorizzazione della mission, sulla fidelizzazione dei clienti, sulla riduzione degli sprechi e delle inefficienze e su quella caratteristica insita nelle parole “spettacolo dal vivo”, cioè sul coinvolgimento diretto dell’audience (pubblico). Valuteremo le nostre capacità ed esigenze strategiche, gestionali e di marketing, per confrontarci senza alcun timore ne senso di inferiorità con la grande industria culturale. Adotteremo criteri gestionali improntati all’economicità, da non intendersi qui, in termini di risparmio, bensì nel senso di saper valutare il tipo d’offerta culturale da proporre verificandone le concrete opportunità strategiche. Si dovrà comprendere in che contesto si agisce (analisi dell’ambiente esterno); capire chi sono i destinatari, obiettivo della nostra attività d’impresa, dove vivono, quali loro bisogni si desidera soddisfare (analisi della domanda e dei mercati verso cui indirizzarsi); individuare quali sono i nostri competitor e cosa propongono (analisi della concorrenza); valutare che tipo di “esperienze” vogliamo offrire e con quali modalità (analisi dell’offerta). La comprensione di questi aspetti è alla base del successo e va dinamizzata nel tempo, monitorando i fenomeni, le evoluzioni, il proprio comportamento e quanto avviene nel contesto in cui si opera. L’analisi e la valutazione del contesto esterno ci aiuta a capire dove siamo, cosa c’è intorno alla nostra impresa e, soprattutto, quali soggetti – persone, organizzazioni, enti – possono influire, interagire e condizionare, direttamente o indirettamente, la nostra attività. Inoltre, ci aiuta ad individuare quelle condizioni, aspetti e vincoli oggettivi – normative, leggi, prassi, ecc. – che non sono esplicitamente legati alla nostra attività ma che in realtà vanno a determinare un impatto favorevole o sfavorevole su di essa solo perché esistono. L’analisi del contesto deve partire dall’ambiente specifico territoriale in cui operiamo – il quartiere, la città, la provincia, la regione, la nazione – per compiere delle valutazioni anche sulle principali variabili macroambientali (che, in modo incontrollabile, esercitano una costante influenza, sia sul mercato, sia sulla vita della nostra organizzazione).

 

BE4

 

Dedicato a favorire la crescita, lo sviluppo e la qualità delle arti, della cultura e dello spettacolo, sottolineando e incoraggiando programmi innovativi di arti visive e performative, nonché altri eventi artistici multidisciplinari. Produrre una innovativa, collaborativa, multidisciplinare stagione di programmazione visiva e Performing Arts che si sforza di portare artisti e pubblico insieme e coinvolgerli in un dialogo creativo e di scambio.

La capacità del singolo di creare relazioni, proporre collaborazioni o reagire a proposte altrui, con la varietà della propria esperienza sono fattori determinanti per contribuire al compiersi dell’attività stessa. L’abilità individuale di trovare la propria strada, comunicare, cogliere opportunità è di importanza fondamentale per creare una realtà produttiva.

In sintesi il programma si propone i seguenti obiettivi:

(come vendere e a chi farlo)

Ricerca e sperimentazione che vuol dire sviluppare sempre nuovi modelli di marketing culturale/artistico finalizzato alla ricerca e acquisizione di nuovo pubblico. Ogni Progetto o semplice idea è elaborato con questo preciso scopo.

(prendo il prodotto e lo porto al mercato)

Raccogliere e valutare programmi e progetti artistico/culturali e portarli in quei luoghi solitamente di difficile accessibilità.

(il banco del mercato sul quale poggiare il prodotto da vendere)

E’ la piattaforma dove si costruiscono nuove realtà ed idee, dove si allargano i propri orizzonti. Una piazza del mercato dove si compra e si vende, il luogo dove la ricchezza viene realizzata, dove si costruiscono relazioni interculturali, canali di comunicazione tra ambienti diversi. Qui si scambiano informazioni ed opportunità, favorendo, al contempo, le condizioni per la loro formazione. Un programma che vuole creare potere, capace di muovere tante ruote. Una rete fitta e articolata di individui e gruppi, inseriti nel territorio e capaci di creare relazioni, proporre collaborazioni o reagire a proposte altrui. Una struttura capace di acquisire significato politico/sociale.

E’ uno strumento, in sostanza, per capire l’evoluzione delle Performing Arts, per conoscere nuove realtà e idee, per allargare gli orizzonti professionali, per identificare nuove opportunità di collaborazione e cooperazione.

Benefici intangibili e materiali

I vantaggi più apprezzati ed essenziali sono intangibili. Anche i benefici materiali derivano da quelli intangibili. La conoscenza, le abilità, la sicurezza, il rafforzamento territoriale, le opportunità sono riconosciute come “la vera forza guida dell’economia”, preziosa in quanto è acquisita lungo il tempo. Nel momento in cui le idee sono sviluppate in progetti, questi sono visti come il campo dello sforzo individuale. I benefici intangibili sono considerati all’unanimità come gli effetti più importanti, sia su piano esistenziale che professionale. Essi includono l’allargamento degli orizzonti personali, nuova conoscenza, una comprensione più profonda, la discussione di valori e maggiori abilità individuali. Ci sono altri aspetti, tuttavia, che non sono misurabili, ma comunque concreti, come la sicurezza che deriva dall’appartenenza ad una comunità che potrebbe riunire istituzioni con nuovi creatori di idee e giovani professionisti con un evidente rafforzamento nel contesto locale/nazionale grazie all’abilità di realizzare progetti su vari livelli. Presi insieme, questi elementi possono sostenere un più alto profilo delle Performing Arts nella policy locale.

Con la creazione di un ambiente in cui artisti e organizzazioni culturali possono prosperare.

La mission è quella di fornire sostegno finanziario e servizi e per aumentare la consapevolezza pubblica e la partecipazione nelle arti dello spettacolo in Italia. Un programma per condividere con il mondo e promuovere la comprensione interculturale e la collaborazione e per testimoniare i valori condivisi e aspirazioni. I professionisti delle arti, tra cui artisti, artisti visivi, poeti, drammaturghi, registi, curatori ecc. Iniziative che cercano di connettersi con i pubblici internazionali che altrimenti non potrebbero avere la possibilità di interagire con i professionisti delle arti italiane. Lo scopo è quello di poter presentare iniziative e programmi per poi condividerli con tutti.

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