Squarciare i veli, che fatica essere Attore

Le menti eccelse parlano di idee, le menti ordinarie parlano di eventi, le menti ristrette parlano di persone

Io Attore, interpreto un ruolo che oltrepassa la soglia dell’umana comprensione. Indossare i panni di un pedofilo è un’esperienza terrificante persino per un attore. Più volte ho avuto paura di non farcela. Ho dovuto lavorare molto su me stesso per dare voce e corpo a questa interpretazione, un lungo travaglio interiore che mi ha segnato dal punto di vista umano e professionale. Ma era necessario farlo per denunciare l’orrore che tanti, troppi minori continuano ancora oggi a subire. Il testo è forte, provocatorio e straziante al tempo stesso, squarcia il velo dell’indifferenza. Il silenzio è complicità e la parola è l’unica arma di difesa.

Mio Dio…salvaci…dagli attori che fanno…solo perché è necessario.

Mentre un grande attore dice che …

Intervista ad Anthony Hopkins (vecchia intervista)

Come si è preparato ad Hannibal?

Ho letto la sceneggiatura, e ho ripensato al “Silenzio degli innocenti”. Ho fatto quello che si fa sempre per un film, ritirare i costumi, parlare col regista, i sopralluoghi sui set…

Ha letto prima il libro o la sceneggiatura?

Prima il libro e poi la sceneggiatura. Ero curioso di vedere come se la sarebbe cavata lo sceneggiatore, perché il libro è molto lungo.

Ci parli delle riprese in Italia con tutto quel vino e quel cibo fantastico

Il cibo a Firenze? Il cibo non mi interessa. Vado dove mi dicono che si mangia bene ma non mi importa più di tanto. Sono un contadino, non un gourmet…

Lei dice che nella vita normale ha smesso di bere e che non le piace quello che potrebbe mangiare Hannibal

Non sono il Dr. Lecter, sono un attore.

Già, un attore, nient’altro.