Divina Commedia

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La Divina Commedia: ipotesi di un viaggio

di Maria Teresa Falbo

Divina Commedia, la sofferenza e la coscienza del Poeta del ‘200, quali motivi attuali ed universali dell’uomo: guerre, tradimenti, esili… il viaggio è iniziato e non è ancora concluso.

La rappresentazione è circoscritta alla cantica dell’Inferno ed ha, come base essenziale, la cosmografia dantesca. Attraverso i Canti, infatti, si vuole prendere in considerazione il percorso effettuato dal Poeta allo scopo di rendere chiaro ed immediato non solo l’incontro con alcuni personaggi (Francesca, Caronte), ma anche delle cause della loro pena e le rispettive punizioni (Ulisse, Vanni Fucci, il Conte Ugolino).

L’ipotesi di un viaggio, è basato sui grandi temi quali Fede, Ragione e Giustizia, mettendo in rilievo l’umanità dei personaggi e facendone entrare in campo alcuni minori, citati o riferiti nell’Inferno dantesco (Rinier da Corneto, Rampino Forese, Ser Vanni della Monna). Scopo dello spettacolo è dare un contributo ad una maggiore comprensione della grande opera che, avvalendosi dello strumento teatrale, diventa anche momento di incontro costruttivo, di spettacolo e di riflessione sull’estrema attualità dei temi trattati dal nostro grande Poeta.

Sinossi

L’arrivo di Dante nell’Inferno è annunciato da un violento temporale, che terrifica un gruppo di donne con le quali egli si intratterrà, rispondendo alle loro domande ma anche per raccontare la sua avventura. Attraverso la chiave narrativa usata (inserimenti di brani e strofe del Purgatorio e del Paradiso) il Poeta spiegherà a costoro il senso del suo viaggio. Interverranno vari personaggi che, con il racconto della loro vita e delle cause che lì li hanno destinati, prenderanno parte attiva nel percorso immaginario di questo Viaggio ipotetico. I personaggi proposti, infatti, che nel poema sono soltanto citati, avranno qui modo di dire la loro, raccontarsi ed anche polemizzare con Alighieri, reo di averli collocati nelle varie bolge dell’Inferno. La vita di questi personaggi è, naturalmente, fedele a quanto ne riferisce il Sommo Poeta. Non vite d’invenzione dunque, ma rispondente alla realtà narrata nell’Inferno e come rilevato da ricerche intorno alle opere dell’Alighieri. Nel percorso di questa avventura lo stesso si abbandonerà a riflessioni che, forse, avremmo potuto leggere, conseguenza di una logica più terrena che ultraterrena. Ma così non è stato e Dante pone una luce umana intorno alla sua figura e alle sue scelte politiche. Il viaggio ipotetico si conclude in modo inatteso, lasciando più di una riflessione intorno alla possibile esistenza di un aldilà che, tutto sommato, ci affascina, se così si può dire, e ci lascia sgomenti; un mondo al quale si pensa in relazione ai nostri cari scomparsi così come agli esseri umani che, per molteplici, personali motivi, catturano la nostra attenzione e la nostra misericordia. Un mondo che, per quanto “lontano”, è estremamente vicino. O così desideriamo rappresentarcelo, sensibilmente vicino a coloro che abbiamo amato. E l’amore e’ un tema caro al Poeta, e di amore come perno del mondo, questa Ipotesi di un Viaggio, desidera comunicare.