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Judi Dench è l’ultima attrice a criticare i giovani artisti

Judi Dench è l’ultima attrice a criticare i giovani artisti per la loro “povera dizione”. E’ una notizia piuttosto insolita, se consideriamo la nostra realtà teatrale dove una “faccenduola” del genere sarebbe vista come poco conveniente se non in alcuni casi stupida. Eppure parliamo di Judi Dench, non di Barbora Bobuľová. È riconosciuta come una delle più importanti e straordinarie interpreti del teatro inglese e del cinema mondiale.

In un recente discorso durante una cerimonia all’ex casa dell’attore John Gielgud e prima di scoprire una targa in suo onore, Judi Dench si è lamentata del fatto che gli attori più giovani non si impegnano per nulla nello sviluppare la loro tecnica vocale, esprimendo al contempo, la sua frustrazione per non essere in grado di sentire in modo corretto. La sua critica era rivolta ad alcuni drammi trasmessi dalla BBC, la quale ha attirato le lamentele di molti spettatori che non vedevano altro che attori borbottare. Ciò ha richiamato un’indagine da parte della BBC e del suo direttore generale Tony Hall.

Judi Dench, che ha lavorato con John Gielgud in diverse opere teatrali, tra cui una famosa produzione di “The Cherry Orchard” nel 1962, in quell’occasione ha detto: “Se non avete intenzione di essere ascoltati, potete rimanere a casa e farlo nel vostro salotto”. “Non è necessario gridare, richiede al contrario, apprendimento su se stessi e imparare da dove viene la voce e come usare bene il diaframma”.

I suoi commenti seguono critiche simili fatte da altri veterani della scena. Nel mese di marzo, il regista Michael Blakemore ha espresso la stessa preoccupazione, che gli attori più giovani non sanno come proiettare la voce.

Il direttore generale della BBC, Tony Hall ha ordinato un’inchiesta “che riguarda l’udibilità e la qualità del suono nelle fiction”. Inizialmente, la BBC aveva negato che gli attori stessero borbottando, suggerendo che il dialogo silenzioso era dovuto al “realismo” della serie TV trasmessa. In seguito alle denunce iniziali circa la qualità del suono della serie Happy Valley, nel mese di febbraio, la BBC ha dichiarato: “Happy Valley è un dramma che è stato lodato per il suo realismo e il pathos drammatico, il dialogo è rappresentativo dei personaggi e della situazione in cui esso si basa”. “Siamo certi che non ha interferito con il godimento del pubblico nella puntata di apertura, che è stato visto da 6,5 ​​milioni di spettatori.”

In ogni caso, non è la prima volta che Hall parla contro gli attori che borbottano. Poco dopo la sua nomina a direttore generale nel 2012, ha detto Radio Times: “Non voglio sembrare un vecchio brontolone, ma penso che il borbottio sia qualcosa che dovremmo guardare”.

Un successivo sondaggio di The Stage ha rivelato che l’80% dei telespettatori pensa che troppi attori non facciano altro che borbottare sul palco e sullo schermo.

Judi Dench non è la sola. Anche un’altra grande attrice, Siân Phillips che molti ricorderanno per il suo tempestoso matrimonio e il successivo astioso divorzio con Peter O’Toole, in un’intervista con The Stage lo scorso anno, ha detto che – L’unica cosa che non è migliorata con i tempi è l’udibilità, la voce, che è un grande problema per un sacco di attori giovani. E’ divertente perché è la cosa più facile da ottenere. I giovani attori sembrano pensare che sia più naturale parlare tranquillamente, più realistico, ma in teatro il trucco è di essere abbastanza naturale da essere ascoltato. Devi essere sentito –

Judi Dench ha attribuito la cosa anche a una mancanza di curiosità a scoprire la storia del teatro. “I giovani attori non vogliono scoprire l’eredità che abbiamo lasciato, essi non vogliono sapere di Garrick e Irving e Peggy Ashcroft e Edith Evans, e questo mi sembra un peccato terribile”.

Anche se la moda oggi non può essere quella di parlare nel modo in cui John e Peggy e Ralph [Richardson] e Sir Laurence [Olivier] hanno parlato. Tuttavia, se ascolti Sir John, hai sempre il significato di ciò che significa Shakespeare, ottieni sempre il significato. Così parlò Judi Dench. Grandissima.

https://en.wikipedia.org/wiki/Judi_Dench

globetheatre

Interessato al mondo della comunicazione e formazione in generale, (e in particolare al più importante mezzo di comunicazione di massa, come quello televisivo) nelle sue mille sfaccettature, in considerazione dell’importanza crescente che i processi di comunicazione acquisiscono nell'ambito della società moderna determinando così profondi cambiamenti nei modelli di comportamento e nelle relazioni sociali. Sono altresì interessato al processo di formazione dell'arte in una società tecnologicamente avanzata come la nostra, in cui la realtà virtuale è sempre più pressante e invadente. L’attività si sviluppa attraverso un’associazione che opera in continuità con la propria vocazione no profit e che incarna la vocazione alla partecipazione e alla ricerca presupposti irrinunciabili ai fini di una coerente ed efficace azione progettuale e una società dedicata alle componenti progettuali e gestionali dell’azione in campo culturale, e che consente una risposta più efficace e pertinente alla crescente domanda di un approccio imprenditoriale e di una visione aziendale nella gestione dei mercati culturali.

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